Mercato Immobiliare Italiano: andamento e previsioni, analisi di metà 2023
Dopo un 2022 contrassegnato da una vigorosa ripresa nel settore immobiliare, seguendo due anni difficili dovuti alla pandemia, l'ultimo report dell'Osservatorio Nomisma dipinge un quadro per il mercato immobiliare italiano nel 2023 che evidenzia una significativa riduzione nelle operazioni di compravendita.
La flessione delle transazioni immobiliari a livello nazionale ha avuto inizio già nel quarto trimestre del 2022 (-2,1%), ma si è intensificata ulteriormente nel primo trimestre del 2023 (-8,3%). Durante i primi tre mesi di quest'anno, sono state contabilizzate complessivamente 166.745 transazioni, ovvero oltre 15.000 in meno rispetto all'anno precedente.
Il Consiglio nazionale dei notai conferma questa stima e prevede che la riduzione delle compravendite rispetto all'anno precedente sarà ancora più significativa entro la fine del 2023: una diminuzione del -10,7%.
In particolare, i dati dei notai indicano che alla fine del 2023, gli acquisti per le prime abitazioni diminuiranno del 17,1% tra privati e del 16,1% da parte delle imprese. Al contrario, si prevede che le transazioni per le seconde case subiranno una riduzione meno marcata: -2,5% per gli acquisti tra privati e -7,7% per gli acquisti tramite imprese.
In questo articolo, esamineremo approfonditamente il trend del mercato immobiliare nel 2023 e risponderemo alle seguenti domande: Quali sono le ragioni di questa fase di contrazione? Quali sono le previsioni sull'andamento delle compravendite e dei prezzi fino al 2025? Scopriamolo insieme!
Ma ora, veniamo a noi!
Andamento del Mercato Immobiliare Italiano delle Principali Città nel 2023
L'analisi condotta dal Consiglio nazionale dei notai ha rilevato una diminuzione del 2,7% nelle transazioni immobiliari a livello nazionale durante il primo bimestre dell'anno.
Nonostante il declino generale degli acquisti di case, alcune città hanno mostrato una performance positiva. In primo luogo spicca Torino (+3,26%), seguita da Bologna (+2,88%), Palermo (+2,11%) e Bari (+1,14%).
La tendenza nazionale alla diminuzione degli acquisti immobiliari è confermata principalmente a Napoli (-14,9%), seguita da Firenze (-5,28%), Milano (-3,74%), Roma (-2,09%) e Verona (-1,45%).
Ulteriori Dettagli sull'Andamento delle Compravendite Immobiliari nelle Città Analizzate Esaminando più in dettaglio l'andamento delle compravendite immobiliari a Torino, città con la migliore performance, i notai sottolineano che "sono soprattutto le transazioni di seconde case tra privati (+12,4%) e da parte delle imprese (+19,27%) a sostenere il mercato". Qui, il calo degli acquisti di prime abitazioni riguarda principalmente il segmento di età tra i 18 e i 35 anni (-3,43%).
A Napoli, dove è stata registrata la peggiore performance nelle compravendite di case nel primo bimestre del 2023, si nota un declino maggiore del 26,52% nelle transazioni per le prime abitazioni tra privati, seguite dalle prime case vendute da imprese (-21,82%). Al contrario, vi è un leggero aumento nelle transazioni per le seconde case tra privati (+0,55%).
A Milano, i notai hanno rilevato una diminuzione del -7,3% nelle prime transazioni per la compravendita di abitazioni tra privati e un -16% per quelle effettuate tramite imprese.
A Firenze, nel febbraio scorso il mercato immobiliare della città toscana è crollato del 13,67%. Nel caso di Roma, nonostante il calo generale, si evidenzia una crescita rispettivamente del +7,05% e del +4,75% per le transazioni relative alle seconde case vendute tra privati e da costruttori.
Fattori alla Base della Contrazione del Mercato Immobiliare Italiano nel 2023
A causa della corrente crisi economica, nel 2023 quasi la metà delle famiglie italiane dichiara di avere risorse finanziarie appena sufficienti per coprire le spese fondamentali.
Questa perdita di potere d'acquisto si traduce in un minor numero di famiglie capaci di risparmiare, con conseguenze dirette sull'andamento del mercato immobiliare nel 2023.
Questa situazione è aggravata dall'incremento sostenuto dei tassi d'interesse e dalle crescenti difficoltà nel reperire finanziamenti da parte delle banche. Secondo oltre 1.400 agenzie immobiliari interrogate, almeno un terzo dei potenziali acquirenti ha visto respinte le richieste di mutuo.
Da un lato, i requisiti minimi di reddito per ottenere un mutuo sono stati aumentati, mentre dall'altro le banche operano con maggiore prudenza in risposta alla crescente domanda di finanziamenti a tasso fisso (anticipando un aumento delle richieste di surroga nei prossimi anni).
Il Crollo dei Mutui Bancari nel 2023 in Numeri
Tutto ciò, secondo i dati di Nomisma, si traduce in una prevista riduzione del 18,3% nei finanziamenti ipotecari nel 2023, con una previsione di ripresa solo nel 2025.
Questo dato è confermato anche dal Consiglio nazionale dei notai, che ha evidenziato nei primi due mesi dell'anno un crollo del 23,56% nei mutui per l'acquisto di case rispetto allo stesso periodo nel 2022.
Nel mese di gennaio, il numero di prestiti bancari è diminuito del 15,8%, con una diminuzione che si è accentuata nel mese di febbraio con un calo del 29,3%. A causa dell'impennata dei tassi di interesse, sempre più persone stanno comprando abitazioni utilizzando i propri fondi anziché ricorrere al mutuo.
I notai evidenziano che nonostante la diminuzione del 23,56% nelle transazioni dei mutui, la riduzione del capitale erogato è del 20,7%. Questo si deve al calo minore nei mutui superiori a 500.000 euro (-8,46%) rispetto a quelli compresi nella fascia tra 100.000 e 150.000 euro (-20,9%) e tra 150.000 e 200.000 euro (-30,2%).
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